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domingo, mayo 12, 2013

Tailandia, un país lleno de contradicciones, un pueblo sonriente y una cocina sensacional

DIFICULTAD: Fàcil   |   TIEMPO:
Ingredientes

Introducion

Chiamata anche “the land of smile” (il paese del sorriso) il popolo tailandese è di natura allegra e con attitudine positiva e rilassata. A volte anche troppo… E’ facile vedere impiegati nei supermercati imboscati dietro gli scaffali giocando col telefonino, seduti o nella zona tecnologica guardando la televisione in due o tre, insomma non amano complicarsi l’esistenza.

Sono molto legati alla loro religione (buddista) e non sono scontrosi di natura. E difficile trovare gente attacca brighe. Perdere la pazienza per loro è un segno di debolezza. Il tailandese è più pacato e con il principio di vivi e lascia vivere. Come dicono loro: “Mai pen rai” – lascia stare.

Il turismo sembra essere cambiato negli ultimi anni. E’ l’epoca dei russi. Una vera invasione. Sorgono in tutte le località palazzi solo per loro che vanno formando delle proprie comunità. Nei centri commerciali puoi leggere le insegne in tailandese, in inglese, ma ormai anche in cirillico.

Che sia spesso meta di turismo sessuale si sa ed è consuetudine vedere uomini di tutte l’ età passeggiando mano per mano con ragazze locali solitamente molto più giovani. Ma anche il classico “Ragionier Rossi” sessantenne della porta accanto con un ragazzo di 20 o 30 pranzando tranquillamente in intimità. L’omosessualità e ben accetta e in percentuale altissima. Anche i transessuali sono super integrati e presenti in tutti i tipi di negozi esercitando la loro rispettiva mansione di cameriera, infermiera ecc. . Nelle scuole oltre al bagno per ragazzi e ragazze, ne hanno anche uno solo per loro!

Lo sport nazionale è il muay thai. Un combattimento corpo a corpo simile al kickboxing ma più profondo e completo. Non sono gran fan di lotta ma vederlo dal vivo è stata un’esperienza! E’ più sentito il rispetto tra rivali e distacca il rituale pre-combattimento dove il combattente deve trovare la concentrazione, la tranquillità e il favore degli spiriti benigni per far sì che il combattimento abbia un buon esito. Il tutto con una danza che viene eseguita con movimenti lenti e simbolici accompagnati da una musica ipnotica che seguirà per tutto l’incontro. Un mix tra danza, arte marziale e rituali mistici dove finiscono comunque per darsi delle gran botte. Che ridere gli scommettitori attorno al ring!

La parte triste è che molti di questi atleti iniziano all’età di 6-7 anni spinti dai genitori spesso per questioni economiche. Sottoposti a uno stress psicologico e dei colpi alla testa certamente poco sani e meno a quell’ età.

Fantastici i massaggi tradizionali tailandesi. Un trattamento profondo con radici nella medicina buddista che sembra toccare meridiani e paralleli della medicina cinese. Una sorta di shiatsu, fisioterapia e yoga passivo assieme. I migliori che ho provato sono al nord a Chiang Mai da massaggiatori cechi!. Da non perdere assolutamente e per di più a prezzi bassissimi (dai 5 a 8 euro l’ ora).

Ma come raccontavo nell’ articolo precedente, per me cuoco appassionato il massimo della Tailandia è la cucina!. Varia, fresca, profumata e piccante. E’ difficile mangiare male in Tailandia, cucinano benissimo!! Dalle insalate di papaya verde (acerba) a quelle tiepide di pesce. Zuppe fantastiche complete di: noodles, carne o pesce, verdure fresche e brodo. Stufati e curry di vari tipi e colori (vedi ricetta Curry verde). Il riso jasmine per accompagnare quasi tutto, ma che divertente quello gommoso, lo ” stiky rice “!!!. Vari modi per saltare in padella (stir fried) carne e pesce dove distacca il concetto di krap phao: un sautè con un basilico particolare (holy basil), aglio, peperoncino, fish sauce e oyster sauce. Un gran uso del latte di cocco e di profumi come lemongrass e kaffir lime leaves (citronella e foglie di bergamotto )che caratterizzano in pieno questa cucina. E non tralasciamo il ginger galangal, base dei loro curry e complemento di varie zuppe tra qui la più classica “tom yam goong” o ” tom kha gay”. Ottime uova e polli. Maestri nel cucinare la carne di maiale ( vedi ricetta di pancetta croccante ). Meno usato il manzo e quasi inesistente l’agnello.

Pesci freschissimi! Al mercato trovi branzini e crostacei ancora vivi. Spiedini di tutti i tipi, golosi quelli di maiale marinato dal sapore dolciastro. Tante seppie e calamari. I gamberi e gamberoni, hanno una buona polpa ma la testa è molto meno saporita rispetto a quelli del mediterraneo.

Strano il concetto dei dolci. Ottimi quelli con il riso e latte di cocco cotti nel bambù. Non scordiamoci che non usano praticamente latticini. E già, niente formaggi e meno grassi!. Difatti complessivamente sembra una cucina più salutare rispetto a quella occidentale. La frutta é esagerata… e quanta varietà!!! I mango, tra i più buoni assieme ai longan, mangosteen e rambutan. Ma anche le semplici banane mini e l’ananas sono dolcissime e non paragonabili a quelle da noi importate.

Tailandia, un paese pieno di contraddizioni dove un comico come Crozza ne avrebbe di materiale…” in thai land ?! “.

Un viaggio comunque da cui alla fine i ricordi che ti porti a casa son sempre più quelli positivi.Nel mio caso: mio padre, il profumo del basilico, il senso dell’ospitalità, uno shock culturale e la voglia di tornare.

Luca Dessole

 

Il sistema di cavi elettrici per le strade che io chiamo spaghettatate

 

Due ragazze ( una locale e una italiana ) nel rituale pre incontro di Muay Thai .

 

…e più spaghetti!!

 

Una strada piena di studi dentistici

 


Aho Prao beach ( isola di Ko Samet )

También llamada “the land of smile” (la Tierra de las Sonrisas), los tailandeses son gente feliz con una actitud positiva y relajada, y a menudo tirando a vaga. Es fácil encontrarse en los supermercados, a los empleados emboscados detrás de los escaparates jugando con el mòvil, sentados o viendo la televisiòn en grupo. Son personas que no se complican mucho la vida. Tanto en establecimientos grandes como en pequeños, el número de empleados es alto. Una mano de obra barata, la cual permite a los empresarios locales tener una gran cantidad de empleados a muy bajo coste. Las jornadas laborales son mas largas y suele haber mas presencia de mujeres que de hombres.

Es un país bastante seguro, desde el punto de vista de la delincuencia. Probablemente más que Europa, debido a que las penas son muy severas. Están muy conectados con su religión (Budismo) y son muy poco gruñones. Es muy difícil encontrar gente irascible que vaya buscando el enfrentamiento, no como sucede tan a menudo en nuestro pais. El tailandés es más relajado con el principio de vive y deja vivir. Como ellos mismos dicen: “mai pen rai” – no pasa nada.

El turismo parece haber cambiado en los últimos años. Es la era de los rusos. Una verdadera invasión. Edificios enteros sólo para ellos, formando sus propias comunidades. En centros comerciales a las insignias en Tailandès y en Inglés, sigue ahora el cirílico.

Que Tailandia sea a menudo destino para el turismo sexual se conoce y es habitual ver hombres de toda las edades caminando de la mano con chicas locales más jovenes. Pero también el clásico “Doctor Rodriguez” ( 60 años) de la puerta al lado, cenando en la intimidad con un joven tailandés.

La homosexualidad es bien aceptada y con un porcentaje muy alto. Incluso los transexuales (ladyboys) están perfectamente integrados en todo tipo de negocios ejerciendo su respectiva función de camarera, enfermera, etc . En las escuelas además de el cuarto de baño para chicos o chicas, también hay uno para ellos/ellas!.

El deporte nacional es el Muay Thai. Un combate cuerpo a cuerpo similar al kickboxing, pero más profundo y completo. No soy gran fan de lucha pero verlo en vivo fue una experiencia. Parece mas sentido el respeto entre los rivales y sorprende el ritual pre-lucha donde el luchador debe encontrar la concentración, la tranquilidad y el favor de los espíritus benignos para garantizar que la pelea tenga un buen exito. Todo esto con una danza que se realiza con movimientos lentos y simbólicos acompañados de una música hipnótica que seguirá durante todo el encuentro. Una mezcla de danza, artes marciales y rituales místicos, donde de todas formas terminan metiendose unas buenas hostias.¡Qué risa los apostadores al rededor de el ring!.

La parte triste es que muchos de estos atletas comienzan a la edad de 6-7 años, a menudo empujados por sus padres por motivos económicos. Sometidos a una gran tensión psicológica y golpes en la cabeza, ciertamente muy poco saludables y aun meno a esa edad .

Fantastico el masaje tradicional tailandés. Un tratamiento con profundas raíces en la medicina budista que parece tocar los meridianos y paralelos de la medicina china. Una especie de shiatsu, yoga y fisioterapia pasiva juntos. Los mejores que he probado están en el norte, en Chiang Mai, por masajistas ciegos!. Para no perderselo y menos a este precio (de 5 a 8 euro la hora).

Pero para mí, cocinero apasionado, creo que donde realmente brilla este país es en la comida. Una cocina variada, fresca, fragante y especiada. Es difícil comer mal en Tailandia. Cocinan muy bien! y realmente comen muchas veces al día. Gran color y sabor en todo. Desde las ensaladas de papaya inmatura ( som tam ), las de mariscos y las de carnes picantes. Una sopas fantásticas completas de: fideos, proteinas, verduras frescas y un buen caldo. Guisos y curry de todos tipos y colores ( mira receta de curry verde ).

El arroz jazmín para acompañar casi todo, pero que divertido ese gomoso, el ” sticky rice”!.

Varias formas de saltear (stir-fry) carne y pescado donde se sale el concepto de krap Phao: un salteado con un albahaca particular (holy basil), ajo, guindillas, salsa de pescado y salsa de ostras. Un gran uso de la leche de coco y hierbas aromaticas como lemongrass y kaffir lime leaves (hojas de bergamota) que caracterizan en pleno esta cocina. Y no olvidemos el jengibre galangal, base de sus currys y complemento de diversas sopas como la clásica “Tom Yam Goong” o ” Tom kha gay”. Buenos huevos y pollos. Maestros con la carne de cerdo ( mira receta de cerdo crujiente ). Menos usada la carne de ternera y casi inexistente la de cordero.

Pescados siempre muy frescos! En los mercados la mayoria de los mariscos siguen vivos. Brochetas de todo tipo, que golosas aquellas de cerdo con un toque dulzon. Muchas sepias y calamares. Los camarones y langostinos tienen muy buena pulpa, pero la cabeza es mucho menos sabrosa que las nuestra del Mediterráneo. Para aquellos que no son muy fans del cilantro, no os preocupéis, no es la hierba más utilizada en Thailandia. La hierba aromatica más utilizada en este país es la albahaca y existen tres tipos diferentes.
La salsa de pescado ( fish sauce) es el condimento que sustituye a la sal y se utiliza en todo: carne, pescado y verduras. Comparable al “uso de la salsa de soja en China.

Extraño concepto de dulces. Muy buenos los de arroz y leche de coco cocinado en bambú. No se olvide que prácticamente no utilizan productos lácteos. Pues si, nada de queso y menos grasa!. De hecho, en general, parece una cocina más saludable que la de occidente. La fruta exagerada ….. y que gran variedad! El mango entre los mejores junto con el longan, el mangostán y rambután. Sin embargo, los plátanos mini y las piñas ( pequeñas tambien ) son mucho mas dulces que las que importamos nosotros.

Tailandia, un país lleno de contradicciones, si, pero un viaje del que sin embargo, al final, los recuerdos que te llevas a casa son siempre los más positivos. En mi caso: mi padre, el olor de la albahaca, la hospitalidad, el choque cultural y el deseo de volver.

Luca Dessole

 

 

 

 

El sistema ( un tanto confuso ) de cables eléctricos por las calles que yo llamo espaguetis!

 

Dos chicas (una local y una italiana) en el ritual pre-lucha de Muay Thai.

 

…y mas espaguetis!!

 

Una calle llena de clinicas dentales

 

Aho Prao beach ( isla Ko Samet )

12. mayo 2013 - admin
Categories: la cocina asiatica, Uncategorized | Tags: , , , | 1 comment

One Comment

  1. Bella panoramica della Tahilandia, viene voglia di andarci!
    Grazie Luca!